EDIT:
questo post mi è rimasto in bozza per diverso tempo. Avevo quasi deciso di non pubblicarlo ma oggi ho fatto una chiaccherata con il titolare di una società nostra fornitrice della zona di Modena è mi è salito di nuovo il nervoso.
Sono sicuro che nelle zone del terremoto dell'Emilia si rialzeranno, e quando lo faranno dovranno solo ringraziare loro stessi per avercela fatta.
E' inutile accanirsi.
Tutti i tentativi che l'uomo ha fatto fino ad oggi di previsione del futuro sono falliti.
Ci abbiamo provato con le ossa di pollo, con le interiora di animali, con i tarocchi, con gli oracoli, con i veggenti e anche con i fondi di caffè.
La sfera di cristallo resta la mia preferita, ma anche con essa i risultati non sono stati confortanti
Niente, nisba, niet... non c'è verso!
Nel XX secolo, applicando i metodi scientifici e statistici, l'uomo ha creto i modelli previsionali i quali, attraverso la raccolta di informazioni storiche o a campione, generano previsioni statisticamente valide...
Che vuol dire che sono giuste con i "se" e con i "ma". E più ci sono "se" e "ma" più è probabile che ci si sbagli...
Lo sa bene chi gioca la schedina... ops... la schedina non è più di moda!
La sa bene chi fa scommesse sportive: secondo tutte le informazioni disponibili ad oggi, tenendo conto dello stato di forma dei giocatori e che da una parte c'è Leo Messi e dall'altra Anderson Babù (c'è veramente: link) le probabilità il il Pergocrema vinca contro il Barcellona sono 1000:1 e se scommetti 1 euro sulla vittoria del Pergocrema ne poi vincere 1000 ma ci vuole quello che nel gergo tecnico/sportivo si chiama "miracolo".
Ma la probabilità non è mai "zero"... c'è, 1 su tanto ma c'è!
Insomma, non c'è molto da fare per il momento. Il massimo che siamo riusciti ad ottenere sono le previsioni del tempo che sappiamo essere affidabili a tratti.
Lo ripeto, inutile accanirsi (con i mezzi a disposizione oggi, in futuro si vedrà)
Ma, seppur esistono fenomeni quanto meno prevedibili con una discreta approssimazione (i temporali, le piogge o le nevicate) ce ne sono altri che non si possono prevedere: tra i quali i terremoti.
Non si possono prevedere, punto!
Si possono individuare zone in cui avvengono più frequentemente e zone dove avvengono meno frequentemente.
Ad esempio in Giappone e in California avvengono più frequentemente che in Italia.
Ma anche in Giappone o in California non possono in nessun modo prevedere QUANDO il terremoto arriverà.
Questo è lo stato di fatto. Così stanno le cose. Bisogna fasene una ragione.
Una società moderna e scientificamente consapevole non si può accettare che in una certa zona, ogni 10/20/50/100 anni si verifichi una catastrofe con morti devastazioni eccetera.
Non si può accettare semplicemente perchè si può fare in modo che i morti non ci siano.
Come?
Come fanno in California o in Giappone dove i terremoti ci sono tutti i giorni (o quasi) e dove di morti non ce n'è mai...
Dove non si staccano i cornicioni, dove le chiese non si sbriciolano e dove i capannoni non crollano come castelli di carte.
In Giappone e in California (non certo 3o mondo) il costo sociale è stato ben valutato e si è deciso di costruire antisismico. In Giappone per fare dei danni (tanti danni) è dovuto arrivare il maremoto (tzunami che dir si voglia) ma lo scrollone della terra in se non ha fatto devastazioni o morti.
Partendo dal presupposto che non è possibile (molto difficile) rendere antisismico un edificio costruito diversi secoli fa, la conclusione non può essere che una ed una sola: si deve costruire anisismico a prescindere e soprattutto si devono costruire antisismici i luoghi dove la gente lavora (capannoni compresi), dove la gente studia (asili compresi) e dove la gente abitualmente si aggrega (luoghi pubblici in genere).
Il primo che dice "Si, ma quanto costa..." si becca la prima botta di vaffa
Il secondo la seconda, il terzo la terza e così via...
Che vuol dire che sono giuste con i "se" e con i "ma". E più ci sono "se" e "ma" più è probabile che ci si sbagli...
Lo sa bene chi gioca la schedina... ops... la schedina non è più di moda!
La sa bene chi fa scommesse sportive: secondo tutte le informazioni disponibili ad oggi, tenendo conto dello stato di forma dei giocatori e che da una parte c'è Leo Messi e dall'altra Anderson Babù (c'è veramente: link) le probabilità il il Pergocrema vinca contro il Barcellona sono 1000:1 e se scommetti 1 euro sulla vittoria del Pergocrema ne poi vincere 1000 ma ci vuole quello che nel gergo tecnico/sportivo si chiama "miracolo".
Ma la probabilità non è mai "zero"... c'è, 1 su tanto ma c'è!
Insomma, non c'è molto da fare per il momento. Il massimo che siamo riusciti ad ottenere sono le previsioni del tempo che sappiamo essere affidabili a tratti.
Lo ripeto, inutile accanirsi (con i mezzi a disposizione oggi, in futuro si vedrà)
Ma, seppur esistono fenomeni quanto meno prevedibili con una discreta approssimazione (i temporali, le piogge o le nevicate) ce ne sono altri che non si possono prevedere: tra i quali i terremoti.
Non si possono prevedere, punto!
Si possono individuare zone in cui avvengono più frequentemente e zone dove avvengono meno frequentemente.
Ad esempio in Giappone e in California avvengono più frequentemente che in Italia.
Ma anche in Giappone o in California non possono in nessun modo prevedere QUANDO il terremoto arriverà.
Questo è lo stato di fatto. Così stanno le cose. Bisogna fasene una ragione.
Una società moderna e scientificamente consapevole non si può accettare che in una certa zona, ogni 10/20/50/100 anni si verifichi una catastrofe con morti devastazioni eccetera.
Non si può accettare semplicemente perchè si può fare in modo che i morti non ci siano.
Come?
Come fanno in California o in Giappone dove i terremoti ci sono tutti i giorni (o quasi) e dove di morti non ce n'è mai...
Dove non si staccano i cornicioni, dove le chiese non si sbriciolano e dove i capannoni non crollano come castelli di carte.
In Giappone e in California (non certo 3o mondo) il costo sociale è stato ben valutato e si è deciso di costruire antisismico. In Giappone per fare dei danni (tanti danni) è dovuto arrivare il maremoto (tzunami che dir si voglia) ma lo scrollone della terra in se non ha fatto devastazioni o morti.
Partendo dal presupposto che non è possibile (molto difficile) rendere antisismico un edificio costruito diversi secoli fa, la conclusione non può essere che una ed una sola: si deve costruire anisismico a prescindere e soprattutto si devono costruire antisismici i luoghi dove la gente lavora (capannoni compresi), dove la gente studia (asili compresi) e dove la gente abitualmente si aggrega (luoghi pubblici in genere).
Il primo che dice "Si, ma quanto costa..." si becca la prima botta di vaffa
Il secondo la seconda, il terzo la terza e così via...