Un paio di Lunedì fa ed esattamente il 27/05/2013 si è svolto a Genova allo stadio Luigi Ferraris il "Derby SLAncio di Vita", partita/esibizione amichevole dallo scopo benefico per la raccolta di fondi per la ricerca sull SLA, la terribile Sclerosi Laterale Amiotrofica che, negli ultimi decenni ha colpito anche diversi ex-calciatori.
L'evento, organizzato dalla Fondazione Vialli Mauro per la ricerca e lo sport (http://www.fondazionevialliemauro.com) ha richiamato ad indossare calzoncini e scarpette i giocatori che si resero protagonisti di quel piccolo miracolo calcistico Genovese di inizio anni Novanta che portò la Sampdoria ed il Genoa ad ottenere risultati talmente eclatanti da ritenersi ad oggi irripetibili.
La voglia di rivivere se non altro il ricordo di quel periodo calcisticamente incredibile era tanta e così, dopo aver convinto gli amici, ho acquistato i biglietti.
E qui il "coup de theatre": tre biglietti di Tribuna VIP per la modica cifra di 26 euri/cad grazie allo sconto del 20% sul prezzo per gli abbonati della stagione in corso con evidente errore di calcolo (prezzo intero 35,00 euro...). Tanto è per beneficenza, ci siamo detti.
La sera dell'evento ci organizziamo con il solito pre-partita prevedendo di bere una birra e mangiare un pezzo di pizza. Più o meno come al solito, quando ci sono le partite di sera.
Poi, con un certo anticipo sull'inizio dell'evento, ci dirigiamo presso i varchi d'entrata, non senza imbarazzo per il semplice motivo che nessuno di noi sapeva realmente dove fossero i "tornelli" di Tribuna VIP.
Una volta entrati, veniamo accolti da una gentile hostess che ci accompagna al posto assegnato (in realtà c'era molta libertà di scelta...). Inzialmente ci accomodiamo sulle comodissime (in confronto con quelle della gradinata) poltroncine per sentirci subito un po' straniti per il diverso punto di vista del campo di gioco.
Dopo qualche minuto di ambientamento decidiamo di fare "due passi" e scendiamo le scalette verso l'area Hospitality dove era allestito un ricchissimo buffet.
Trofie al pesto, torte salate, formaggi, vino bianco/rosso/rosé e chi più ne ha più ne metta.
Tutto a disposizione dei presenti ed aventi diritto di accesso alla tribuna VIP.
Ovviamente il pensiero è volato immediatamente al pezzo di pizza ingurgitato alla veloce prima di entrare...
Un catering di tutto rispetto, con tanto di sponsor vari tra cui il main sponsor dell'evento, un'azienda di sigarette elettroniche.
Ora, noi muovendoci con il fare del perfetto pesce fuor d'acqua, ci siamo districati abbastanza bene sfruttando il banchetto alla meglio e non disdegnando i vari assaggi e le prelibatezze, facendo lo slalom tra VIP (veri e presunti), ma, tra uno stuzzichino ed un bicchiere di vino ci siamo anche fatti un paio di domande.
La prima, ma chi ha pagato tutto ciò?
Meglio: chi ha pagato poi non mi interessa realmente, mi interesserebbe di più capire se sono stato io con i miei 26 euro (di cui 2 di prevendita) a contribuire alle spese. In tal caso della mia quota la parte finita in beneficenza risulterebbe azzerata. Solo per comprare la forma di Parmigiano Reggiano ci saranno voluti un bel po' di euro.
La seconda: ma è previsto che i VIP possano frequentare un evento di quel tipo senza il corredo di buffet e camerieri in divisa?
Spiego meglio la domanda: facciamo l'ipotesi che uno dei vari soggetti coinvolti abbia semplicemente messo mano al portafoglio offrendo a tutti i partecipanti il catering (ipotesi in un certo senso plausibile vista la "capacità" di spesa di alcuni presenti), non avrebbe avuto più senso devolvere l'equivalente alla nobile causa?
Posta in questo modo la domanda ha una sola risposta logicamente accettabile che è: si! (ovvio)
Ma aggiungiamo anche l'ipotesi che anche questo sia stato effettivamente fatto e cioè che il personaggio in questione abbia effettivamente versato una cospicua quota all'ente benefico ed abbia allo stesso tempo deciso di offrire il catering, allora viene automatico pensare che senza il catering, il buffet, le torte salate, la forma di Parmigiano e i camerieri in divisa, certi personaggi allo stadio non ci andrebbero, nemmeno per beneficenza.
Sono sempre il solito "mugugnone"?
Vabbè... poi la partita è finita, la Samp ha vinto come è giusto che sia, lo sponsor di sigarette elettroniche ha consegnato l'assegno di cartone della cifra esatta di 55.000 euro (combinazione?) dell'obiettivo dichiarato dal volantino di presentazione dell'evento e tutti contenti.
Anche se, per pura soddisfazione personale, mi piacerebbe vedere il dettaglio dei conti.