Viviamo su piani paralleli.
Ogni giorno ci scontriamo con la realtà dei fatti, con la quotidianità delle cose, con gli impegni, gli obblighi nei confronti degli altri e, piu raramente, di noi stessi.
La nostra realtà si fonda sulle nostre cose, i nostri affetti. Le nostre prospettive sono lo scopo della nostra giornata. Se il termine "routine" non avesse ormai definitivamente preso una accezione negativa, sarebbe il termine perfetto per definire il nostro percorso quotidiano.
Poi esiste il mondo parallelo. Un mondo fatto di fatti e persone che non ci riguardano ma che sembrano essere lì da sempre.
Variabili e immutabili nel tempo e nello spazio come non fossero mai nati ma sempre esistiti. Lì... Fermi... Immutabili...
Una vera e propria sfera delle stelle fisse.
Uno spazio dove nemmeno il tempo sembra fare correttamente il suo dovere.
Ogni tanto però in quella dimensione qualcosa si rompe.
Ogni tanto qualcosa si blocca lassù e siamo costretti a prendere atto che l'universo delle stelle fisse non è poi così immutabile come ci era sempre sembrato.
Lucio Dalla è morto.
Qualcosa è cambiato nella sfera delle stelle fisse.
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